Viviamo in un’epoca in cui si guarda con particolare attenzione alla salvaguardia del pianeta. Siamo sempre più consapevoli dell'impatto che le nostre azioni hanno sull'ambiente e riconosciamo la necessità di preservarlo per le future generazioni.
Oggi, la parola d'ordine è sostenibilità: dalle scelte quotidiane che facciamo come individui fino alle decisioni che prendiamo come società. Questa consapevolezza si sta diffondendo rapidamente, coinvolgendo anche le aziende e la loro produzione.
Sono sempre di più, infatti, i brand che hanno iniziato ad utilizzare la pelle vegana e la pelle di mela come alternative sostenibili alla pelle animale. Ma cosa sono questi materiali?
PELLE VEGANA
Al contrario di quanto si pensi, la pelle vegana e la pelle di mela non sono altro che "tessuti poliuretanici con una piccola parte di componenti organici".
La pelle vegana è un materiale sintetico realizzata principalmente utilizzando poliuretano o polivinilcloruro (PVC), combinati con tessuti di base come il cotone o il poliestere ed ha spesso un odore strano dovuto alle sostanze presenti.
Grazie agli avanzamenti tecnologici è diventata sempre più sofisticata nel suo aspetto e nella sua texture, in modo da ricreare l'aspetto e la sensazione della pelle animale.
E per quanto se ne dica, tutt'altro che ad impatto zero, un impatto certo e negativo: in quanto per la sua produzione vengono spesso utilizzati mezzi e macchinari che hanno come fonte energetica i combustibili fossili. Questo significa che la sostenibilità é molto discutibile.
PELLE DI MELA
La pelle di mela è un materiale ottenuto dal riciclo degli scarti delle industrie alimentari. Le bucce di mela, normalmente considerate rifiuti, vengono recuperate e trasformate in una sostanza che ha l’aspetto e la consistenza simili alla vera pelle.
Ma, anche in questo caso, non è tutto oro quel che luccica. Vediamo la composizione: 38% poliuretano, 26% scarti di mele, 20% poliestere, 16% cotone.
Siamo sicuri che una pelle sintetica per quasi il 60% sia davvero sostenibile?
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FIBRE E MATERIALI NATURALI, LA RISPOSTA AMBIENTALE MIGLIORE
Materiali come il poliestere e il nylon sono resistenti quindi si adattano bene alla produzione di accessori di moda, tuttavia la loro produzione richiede un grande impiego di risorse petrolifere ed elevate quantità di energia.
Disperse nell’ambiente rimangano quasi inalterate per decenni, mai biodegradabili, e rilasciano microfibre di plastica durante l'uso, contribuendo all'inquinamento da microplastiche nei mari, un problema ben noto. Quindi, sebbene la pelle sintetica rappresenti un buon materiale, in realtà è solamente un tentativo attualmente mal riuscito di trovare un’alternativa sostenibile.
La pelle vegana e la pelle di mela, dunque, sono solo una pennellata di verde a quello che è un tessuto sintetico derivato dal petrolio.
Già è ingannevole associare il nome pelle a qualcosa che gli esperti del settore definiscono tessuto poliuretanico, accostarla ad un nome naturale può farla sembrare quasi una truffa. Se lo sia o meno lo lasciamo dire a voi.
QUALCUNO HA MAI VISTO ISOLE DI PELLE?
Noi utilizziamo solo vera pelle perché garantisce il massimo della durata nel tempo, un aspetto unico ed in effetti, allo stato attuale, risulta ancora la più sostenibile delle soluzioni.
Una sostenibilità garantita dall'essenza stessa della pelle che è per natura facilmente biodegradabile e richiede processi di lavorazione rispettosi dell'ambiente: usiamo solo pelli conciate in Italia e Europa dove gli standard qualitativi e il controllo sui prodotti usati per conciare è ai massimi livelli.
Abbiamo visto tutti le foto con le isole di plastica e di vari materiali sintetici, tessuti compresi, nessuno ha mai visto le isole di pelle.